Un libro per viaggiare in mongolfiera dentro noi
Vinpeel degli Orizzonti di Peppe Millanta, Neo edizioni.
In questi giorni di chiusura in casa e molto probabilmente anche in noi stessi, ho pensato che forse stiamo avendo la possibilità di analizzare alcuni aspetti della vita che spesso rimandiamo, tenendoli in sospeso.
Vinpeel degli orizzonti è un romanzo/favola, adatto a bambini e adulti, molto amato nelle scuole, che nasce dalla penna di uno scrittore che va a fondo nelle emozioni, scandagliandole con una scrittura semplice e diretta e uno stile decisamente innovativo. E, come si legge dalla quarta di copertina è “un libro pieno di luce, un romanzo intriso di poesia, che ai sogni e all’immaginazione ruba la scintilla”.
E secondo il mio modesto parere, si tratta del nuovo Piccolo Principe in versione 2.0.
“Suo padre diceva che ogni conchiglia, quando viene tirata fuori dall’acqua, trascina via con sé anche il rumore del mare che sta lasciando. Basta una piccola goccia al suo interno e la conchiglia continuerà a raccontare di quel mare per sempre. Nella sua collezione c’erano conchiglie con dentro il rumore delle onde della battaglia di Trafalgar, o il mare calmo di quando Colombo arrivò in America, o ancora i flutti battuti dalla pioggia del Diluvio Universale. Ogni giorno del mondo aveva il suo mare, e ogni giorno del mare la sua conchiglia, e ogni conchiglia, dentro, aveva la sua storia.
A patto di saperla ascoltare.”
Il romanzo è ambientato a Dinterbild, un luogo sospeso nel tempo, abitato solo da adulti, a parte il piccolo Vinpeel che ancora crede nell’Altrove e che, insieme al suo amico immaginario, o forse no, Doan, si fa portavoce di una speranza che riscalda gli animi
Non vorrei raccontarvi la storia, ma quello che posso anticipare è che Vinpeel cercherà di risvegliare quella terra di mezzo, intrisa di indolenza, con i suoi fantastici tentativi di svuotare il mare, di cercare parole nelle nuvole, di mandare richieste di tenerezza attraverso conchiglie mentre osserva lettere prendere il largo tra le onde, di analizzare e spiegare il significato delle emozioni:stupore, paura, allegria a una nuova presenza fanciulla che arriva misteriosamente attraverso un raggio di luce, piccolo pezzo mancante del puzzle della sua vita e che coincide con la parola amore per sé e gli altri.
“E all’improvviso, mentre la notte si faceva sempre più fitta, esplose il silenzio. Proprio così. Esplose. Come quando le cicale smettono di cantare tutte assieme nelle notti d’estate”
Una scrittura ammaliante, capace di catturare i nostri occhi e la nostra curiosità fin dall’incipit, perché la storia di Vinpeel è di tutti quelli che cercano il loro scopo in questo folle mondo.
Un romanzo che continua a scavare dentro proprio insieme alla parola Stupore, quella che è definita come:
“è quando inciampi su una cosa che non ti aspettavi e che ti a perdere l’equilibrio. Ma che poi ti fa tornare sui tuoi passi altre cento volte per inciampare di nuovo”
E’ per questo che il libro, con la sua copertina piena di coloratissime mongolfiere, si trova ancora sul mio comodino a un anno dalla lettura e ogni sera, quando spengo l’abautjour e lo accarezzo con lo sguardo, mi strappa un sorriso, ricordandomi di ringraziare e di cullare la mia bambina interiore.
Daniela Cicchetta