Daniele Amato è cresciuto nel laboratorio dove la sua famiglia, da più di un secolo, realizza una ad una borse preziose con il brand Leu Locati, capaci di far innamorare principesse e regine a ogni latitudine. Respirando quell’atmosfera fuori dal tempo, e per questo sempre estremamente contemporanea, Daniele ha imparato a fondere creatività e artigianalità, fantasia e manualità, a immaginare oggetti che possano essere così perfetti da poter essere indossati ogni giorno e al contempo così preziosi da poter essere tramandati di madre in figlia.

Daniele Amato

 

Aveva meno di vent’anni quando ha fondato il brand che porta il suo nome, facendolo diventare in poco tempo un punto di riferimento per chi cerca la sostanza del saper fare e l’aura senza tempo del talento condensate in una borsa o in un paio di scarpe, magari dai brillanti dettagli oro, elemento ricorrente del suo brand e della storia di moda della sua famiglia.

Gli abbiamo fatto qualche domanda per capire qualcosa in più del suo sguardo sulla moda.

Che valore ha avuto crescere nel laboratorio di famiglia? Cosa significa essere figlio d’arte?

E’ stato un imprinting molto forte, che ha alimentato tutta la mia passione. Quando tornavo da scuola andavo in fabbrica, raccoglievo pezzi di pellame e tessuti, metallerie, li trasformavo nei miei giochi e così, anno dopo anno, ho capito che era esattamente quello che anche io volevo fare nella vita.

Quali sono i modelli ai quali sei più affezionato e perché?

Fra i più recenti, sicuramente il modello ‘Nodo’, nato durante il primo lockdown. Ho ritrovato questa borsa antica in un armadio, l’ho rivisitata, cambiato i colori, modificato leggermente le misure e sono davvero affezionato a lei che, tra l’altro, ha avuto un grande successo. Sicuramente sono molto legato anche a tutte le borse con la ‘cometa’ davanti che sono la storia della nostra famiglia e che continuano a essere prodotte e amate.

Usi molto l’oro, sia come dettaglio cromatico che come elemento decorativo capace di trasformare la scarpa in gioiello. Che consigli daresti per indossare l’oro negli accessori?

Amo molto l’oro perché fa parte del DNA della nostra azienda. Nel nostro laboratorio abbiamo un telaio dell’800 con il quale realizziamo il tessuto prezioso con fili d’oro che usiamo per i nostri accessori. L’oro è sempre bello ed elegante, va portato però con disinvoltura e semplicità. Si può osare una borsa tutta oro magari abbinata a un jeans o un blazer, anzi: trovo che sdrammatizzato così sia estremamente chic.

Che cosa significa per te ‘fatto a mano’? Cosa è oggi l’artigianalità?

Il concetto di ‘fatto a mano’ è molto complesso, oggi si trova questa dicitura anche su prodotti che fatti a mano spesso non sono. Oggi secondo me il significato corretto di ‘fatto a mano’ riguarda un connubio efficace e rispettoso fra mano e macchina. Un tempo certi macchinari non esistevano ed era ovvio che alcune operazioni andassero fatte a mano, anche se non portavano un reale valore aggiunto. Oggi esistono macchine che possono accompagnare la dimensione più artigianale senza togliere valore all’oggetto ma aumentando la competitività e quindi anche l’accessibilità di un prodotto. Bisogna trovare il giusto equilibrio fra un approccio artigianale e l’uso di alcune macchine d’avanguardia che permettono di creare un prodotto di assoluta qualità.

 

Come si progetta una borsa? Come si progetta una scarpa? Puoi raccontarci I passaggi che vanno dall’idea alla costruzione dell’oggetto, i più importanti?

Si parte da uno schizzo, da un’immagine affidata al modellista che ne fa un cartamodello. Da lì si arriva al prototipo, realizzato con materiali di seconda mano per testare il risultato. Se questa prima prova è convincente, si passa alla realizzazione del primo prototipo vero e proprio e da lì alla produzione e commercializzazione, che sia un ordine speciale o una produzione.

Quali sono gli errori di stile da evitare nella scelta degli accessori?

Bisogna scegliere l’oggetto che ci fa sentire bene, che ci fa sentire in ordine. La scelta dell’accessorio è importante perché diventa una compagnia quotidiana, ruota meno dell’abbigliamento. La borsa è la custode della nostra vita, le scarpe ci permettono di camminare: sono due aspetti decisivi di ogni giornata e per questo è fondamentale che scarpe e accessori ci facciano soprattutto sentire bene, al di là di ogni altra considerazione.

In questi giorni, Daniele Amato sta presentando la Collezione P/E 2022 durante la Milano Fashion Week.

Curiosi? Ecco un’anteprima!