Come orientarsi nel web tra stagioni, sottogruppi e palette per un self-styling armocromatico?
L’Armocromia, ormai, non ha più segreti…o, forse, sì?!
Tra le parole più digitate online, in testa ai pin di Pinterest più ricercati, spopola nel web a cui si affidano tutti per trovare una risposta alla fatidica domanda: A quale stagione appartengo?
Superata la lunga epoca dell’equazione “bionda=colori pastello e chiari, mora=colori intensi e sgargianti”, siamo stati catapultati nel fantastico mondo dell’armonia dei colori che ha aperto una nuova era: quella delle color-addicted!
L’Armocromia ha portato all’attenzione il potere immenso dei colori nella scelta dei nostri outfit, make up e capelli! Mai più senza la palette perfetta e i colori amici, che ci valorizzano e ci rendono felici!
Ecco perché li chiamo Happy Colors, perché quello che ci fa sentire più belle, che valorizza la nostra immagine, procura un senso di appagamento e sicurezza.
PUÒ BASTARE UN TEST ONLINE O UN APP PER SCOPRIRE LA TANTO AGOGNATA STAGIONE?
La scelta migliore è sempre quella di affidarsi a chi ha l’esperienza giusta per capire anche tutte le sfumature che un’analisi approfondita, non virtuale, può rivelare e che ad un test fai da te spesso sfuggono.
L’Armocromia, come scienza, ha un suo metodo e segue delle regole alle quali poi ognuno affida la propria analisi e sensibilità.
Se si vuole intraprendere un percorso di self-styling dei colori, c’è bisogno di sapere qualcosa di più oltre il colore dei capelli e quello degli occhi!
Basandosi sull’armonia, i concetti armocromatici ai quali fare riferimento per ottenere una palette che abbia un senso sono precisi e molto complessi.
QUALI SONO I CONCETTI FONDAMENTALI PRIMA DI NAVIGARE NELL’AUTO-ANALISI ONLINE?
Ecco 7 concetti da seguire prima di naufragare nel web:
- Alla base dell’Armocromia ci sono i colori e non si può prescindere dalla distinzione tra colori caldi e quelli freddi:
Immagine: Credits by Pinterest
Guardando l’immagine:
- Colori caldi: quelli che hanno una presenza prevalente di giallo. Sono solari e ricordano il calore, il fuoco. Giallo, arancione e rosso con tutte le loro sfumature.
- Colori freddi: quelli che hanno una presenza prevalente di blu. Ricordano il mare, la notte, il ghiaccio. Vanno dal verde al viola passando per il blu e tutte le loro sfumature.
- Le stagioni armocromatiche, pur essendo le 4 che conosciamo, non sono classificate secondo la temperatura ma per le caratteristiche cromatiche, riferite alla natura, che le rappresentano. Per questa ragione l’Estate non è considerata calda ma fredda in relazione al blu del mare, ai cieli tersi ed ai colori tenui. La classificazione quindi è la seguente:
- Stagioni calde (warm): Autunno e Primavera
- Stagioni fredde (cool): Estate e Inverno
- Attenzione a questa divisione perché potrebbe confondervi le idee!
Nelle palette armocromatiche non troverete solo tutti i colori caldi o tutti i colori freddi definiti come tali a seconda che appartengano ad una o all’altra stagione.
Per capire meglio, osservate il colore verde nello schema. Il verde è un colore secondario (nasce dal mix di due colori primari), positivo-caldo e negativo-freddo perché si ottiene con il blu e il giallo!
È interessante come cambia nelle varie palette delle stagioni diventando più freddo in quelle dell’Estate e dell’Inverno, dove nel mix prevale il blu, e più caldo nelle palette dell’Autunno e della Primavera, dove prevale il giallo. Il potere dei colori!
- L’Armocromia si basa sull’armonia dei colori in relazione a 3 fattori principali:
- Pelle
- Occhi
- Capelli
Il più importante di questi fattori, però, è la pelle perché il sottotono, ossia la sua temperatura, è l’elemento fondamentale da cui parte un’analisi armocromatica.
Ecco perché è importante conoscere la differenza tra colori caldi e freddi!
Il sottotono, infatti, è di due tipi:
- Sottotono caldo: con una presenza prevalente di giallo
- Sottotono freddo: con una presenza prevalente di blu
- I due colori per distinguere il sottotono sono l’argento e l’oro. Accostando al viso un tessuto dell’uno e dell’altro colore, o anche indossando un capo o un gioiello, vi accorgerete subito dell’effetto sui lineamenti.
Il meno valorizzante è quello che:
- Aumenta le occhiaie, come se marcasse i cerchi sotto gli occhi;
- Marca il viso con ombre scure
- Vi fa sembrare più pallide o più stanche
- Vi avvilisce senza valorizzare i vostri colori di pelle-occhi-capelli
- Spegne il vostro colorito naturale
- La confusione che dilaga in un self-styling cromatico è quella dei sottogruppi che sono 4 per ogni stagione!
Ecco perché esistono i professionisti! Ma per divertirsi e fare un primo giro sulla ruota affascinante dell’armocromia, potete seguire questi due step:
- Step 1: capire la vostra caratteristica dominante.
Che significa? Ogni stagione ha, a livello cromatico, 3 caratteristiche:
- valore, ossia la luminosità – chiaro (light)/scuro (dark);
- intensità, ossia la brillantezza – brillante (bright)/tenue (soft);
- contrasto, ossia la differenza tra colori chiari e scuri
Dovete capire, oltre il sottotono, quale di questi prevale: per esempio, se avete un colore di occhi brillanti, se i capelli e gli occhi sono scuri e prevale il dark, se la vostra caratteristica è il poco contrasto tra pelle-occhi-capelli oppure se quello che vedete allo specchio è prevalentemente chiaro…
- Step 2: affiancare la vostra caratteristica dominante a quella secondaria. Se vedete che l’immagine è quella di un insieme di colori brillanti (bright) come dominante, e il vostro sottotono è caldo, il vostro risultato sarà “Bright+Warm”, ossia una Primavera Brillante (Bright Spring).
Per facilitare la teoria e i vari incroci, ho creato uno schema!
Ecco un bonus per poter giocare ma…con metodo!
- Regola importante nell’Armocromia: se il vostro colore naturale di capelli è il rosso, avete un grande vantaggio, quello di essere inserite di merito nella classificazione del sottotono caldo e di avere quindi una scelta tra solo due stagioni, l’Autunno e la Primavera!
5 ERRORI DA EVITARE DURANTE IL SELF-STYLING CROMATICO
- Specchiarsi con un’illuminazione artificiale: al bando faretti e postazioni trucco e parrucco! L’illuminazione deve essere naturale altrimenti i parametri potrebbero essere alterati.
- Lasciare i capelli sciolti: l’analisi si basa esclusivamente sul colore naturale dei capelli, sulla base, calda o fredda. Il fatto di avere capelli tinti o comunque modificati da trattamenti devia l’attenzione e influisce sul risultato. Ecco perché si coprono i capelli con un foulard bianco.
- Truccarsi: per scoprire il sottotono, le caratteristiche dominanti e secondarie, il contrasto ed arrivare alla palette finale, bisogna essere completamente struccate.
- Vestirsi a colori: i colori sui colori non vi porteranno molto lontano confondendo anche le idee più limpide! Mettete un panno bianco per coprirvi dalla base del collo fino sotto il seno. Avrete così una zona neutra.
- Avere pregiudizi: come dice Rossella Migliaccio autrice del best seller sull’Armocromia, “un castano non fa un autunno”! Quindi, non date tutto per scontato!
E se tutta la teoria e la preparazione vi preoccupa e non potete fare a meno di test e App, sappiate che:
- C’è una vasta scelta di esperti che, come me, è a disposizione per personalizzare l’analisi e tutto il percorso di Armocromia. Andate a sbirciare nel sito cliccando sugli Happy colors, i colori che ti rendono felice
- Esistono App a pagamento più elaborate di altre e che, seppur virtuali, riescono ad avvicinarsi il più possibile ad un risultato degno di considerazione. Come Dressika scaricabile dall’Apple Store